Il Joint Negotiating Group (JNG) che rappresenta i datori di lavoro e la Federazione Internazionale dei Lavoratori dei Trasporti (ITF) che rappresenta i sindacati dei marittimi e i loro membri hanno accolto con favore la Lettera circolare dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) n. 4204/Add.6 inviata la settimana scorsa, il 5 maggio 2020, a tutti gli Stati membri dell’IMO, alle Nazioni Unite e alle agenzie specializzate, alle organizzazioni intergovernative e non governative
Nella Lettera Circolare IMO 4204/add.6, emanata in piena fase pandemica si legge la raccomandazione di dichiarare i marittimi “key workers“. [https://www.unionemarittimi.com/2020/05/02/imo-i-marittimi-devono-essere-dichiarati-key-workers/ ]
La circolare riporta adeguate raccomandazioni alla libera circolazione della navi, sottolineando il ruolo vitale del trasporto marittimo nell’economia mondiale e nella lotta contro la pandemia.
A tal scopo nella Circolare l’IMO – lo ricordiamo – in considerazione della professionalità dei marittimi, che, in prima linea e spesso distanti dalle loro famiglie, garantiscono il trasporto marittimo permettendo lo scambio di beni essenziali a beneficio di tutta l’umanità – raccomanda a tutti gli stati membri di dichiarare tutti i lavoratori del mare dai marittimi agli operatori portuali ai servizi ancillari alla navigazione (quali piloti, rimorchiatori o rifornitori navali ), quali “Key Workers” quindi “vitali” per l’economia globale.
La lettera circolare inoltre fornisce un quadro di protocolli per garantire che i cambi equipaggio possano essere effettuati in modo sicuro e nel più breve tempo possibile, pur in considerazione delle significative sfide che l’industria marittima mondiale si trova ad affrontare a causa della pandemia di Covid-19. La lettera evidenzia anche la situazione critica, spesso sconosciuta e trascurata, dei marittimi e l’importante ruolo che essi svolgono nell’economia mondiale e nella nostra società.
“La navigazione è vitale per il mantenimento delle catene di approvvigionamento globali, ma la situazione attuale è insostenibile per la sicurezza e il benessere degli equipaggi delle navi e per il funzionamento sicuro del commercio marittimo. Ogni mese circa 150.000 marittimi devono essere trasferiti da e verso le navi che operano per garantire il rispetto delle norme marittime internazionali per garantire la sicurezza, la salute e il benessere dell’equipaggio” si legge nella nota a firma congiunta di Jacqueline Smith (ITF) e Francesco Gargiulo (JNG)
Precedentemente in qualità di parti sociali responsabili, il JNG (che comprende l’International Maritime Employers Council, l’International Mariners Management Association of Japan, la Korean Shipowners Association e l’Evergreen) e l’ITF (in rappresentanza di 215 sindacati dei marittimi e di 1 milione di loro iscritti) hanno concordato di estendere i contratti dei marittimi per tenerli al sicuro dall’esposizione alla Covid-19 pur tenendo in debito conto l’enormità delle sfide che questa pandemia globale pone in termini di restrizioni di viaggio e di disponibilità di voli. Di conseguenza, a un numero significativo di marittimi è stato richiesto di rimanere a bordo oltre il periodo del loro contratto di lavoro, come da norme internazionali vigenti, mentre altri sono in attesa di ottenere l’imbarco per poter continuare a guadagnarsi da vivere.
Nelle incontri della scorsa settimana, JNG e ITF hanno convenuto che l’attuale situazione relativa alla mancanza di cambi equipaggio non può più continuare, poiché ciò potrebbe essere dannoso per la salute e il benessere dei marittimi, mettendo a rischio in primo luogo la loro salute psicofisica, e quindi il sistema di approvvigionamento globale.
Le parti sociali sono giunte quindi all’accordo di non prorogare, quindi, ulteriormente i contratti, ma di sostenere un periodo di transizione non superiore a 30 giorni (fino al 15 giugno 2020) in modo che i governi abbiano il tempo di attuare il quadro dei protocolli come stabilito nella Lettera circolare dell’IMO e per garantire che i cambi equipaggi siano garantiti in modo sicuro.
Altro passaggio importante dei protocolli sottoscritti da ITF e JNG è la continuità salariale per ogni marittimo che, pur con contratto scaduto, abbia continuato a lavorare. E dall’altra parte l’anticipo del pagamento del salario a quei marittimi in attesa di imbarco e che ancora non hanno potuto raggiungere i porti di imbarco.
Dovrà poi essere fornita a quanti ancora lontani da casa un accesso a internet più efficiente per poter restare in contatto con le famiglie.
Infine, ma non di minore importanza, nel momento del cambio equipaggio dovrà essere assicurato il rimpatrio del personale che è stato costretto a restare a bordo più a lungo indipendentemente dal ruolo rivestito.
ITF e JNG avvertono gli Stati, i P&I, gli operatori e i noleggiatori che, laddove i Protocolli per i cambi equipaggio non dovessero entrare in vigore entro la metà di giugno 2020, non saranno calcolabili le conseguenze delle malattie da stress che potrebbero colpire i marittimi e sottolineano come l’impossibilità di accedere costantemente al supporto medico a terra potrebbe avere un impatto negativo sulla redditività del traffico marittimo.
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